Kemer (Turchia), 21 – 27 ottobre 2024
Due le considerazioni principali dopo i Campionati del Mondo che si sono disputati in Turchia. La prima, certamente la più clamorosa, è che l’Italia per la prima volta nella storia non ha vinto nemmeno una medaglia d’oro. L’Italia è da sempre la culla dello sport delle bocce, è la nazione che annovera atleti straordinari e che ha strutture tecniche uniche al mondo. Ha una tradizione inarrivabile, ha scritto i più bei capitoli dell’enciclopedia del nostro gioco. Insomma ha una ampissima e secolare cultura che ne fa la nazione leader.
Tornare da un mondiale senza nemmeno un successo nelle cinque discipline nelle quali era strutturata la manifestazione è certamente materia di profondo esame che i dirigenti federali, certamente punti nel loro orgoglio, non mancheranno di effettuare a tutto campo.
Luca Viscusi si è messo al collo la medaglia d’argento, battuto in finale dal sanmarinese Jacopo Frisoni, nel torneo individuale. Chiara Gasperini e Alfonso Nanni il bronzo nella coppia mista e Sofia Pistolesi l’argento nel tiro di precisione.
La seconda considerazione riguarda la nazionale svizzera. Presente soltanto in quattro delle cinque discipline, la nostra delegazione si è guadagnata una sola medaglia di bronzo nel torneo di coppia mista con Anna Giamboni e Aramis Gianinazzi. Al di là del diligente impegno di giocatori e tecnici, occorre pur affermare che le aspettative erano maggiori.
Il nostro atleta di punta, Aramis Gianinazzi, vincitore del campionato d’Europa lo scorso mese di giungo a Terni, si è trovato di fronte nei quarti di finale il pronosticato Luca Viscusi. Una sorta di finale anticipata, almeno nei pronostici della vigilia. Aperto e combattuto lo scontro che l’azzurro ha volto in suo favore con il punteggio di 7 a 6.
Anche la nostra Federazione dovrà procedere a un’analisi estesa e approfondita dell’esito dei Campionati e dovrà mettere in campo ogni misura necessaria per rilanciare il movimento rossocrociato in tutti gli appuntamenti internazionali futuri.
