
Al “Pallino d’oro” di Budrione di Carpi, il prestigioso torneo che cattura l’interesse di tutto il mondo verso lo sport delle bocce, gli organizzatori invitano trentadue giocatori: i migliori del pianeta azzurro e alcuni rappresentanti delle Federazioni nazionali quali la Svizzera, San Marino, l’Austria, talvolta il Brasile o gli Stati Uniti e pochi altri.
In un solo caso, nelle quarantacinque edizioni disputate finora, il successo premiò un giocatore non italiano: fu il nostro Davide Bianchi che lo conquistò clamorosamente nel 1998. Quest’anno sarà Ryan Regazzoni, il talentuoso giovane che affina il suo percorso sportivo all’estero, a indossare la maglia rossocrociata.
Ma ci sarà anche un altro atleta tesserato da noi: è Rodolfo Peschiera che avrà l’onore di essere tra i trentadue partecipanti. Rodolfo Peschiera gioca oramai da una quindicina di anni per la San Gottardo di Chiasso. In Svizzera ha ritrovato le importanti motivazioni che lo avevano reso grande nella vicina Repubblica.
Solamente in questo 2024 ha vinto una ventina di tornei. Ma del tutto modestamente lui si chiede ancora perché gli organizzatori lo hanno invitato, ipotizzando addirittura che qualcuno deve avere dato …una spinta.
Comunque Rodolfo si prepara all’appuntamento del 4 gennaio con la consueta massima serietà.
È un momento nel quale non vi sono tornei, ragione per cui l’allenamento assume un’assoluta inedita importanza. In ciò, il Palapenz è la sua palestra.
Egli affronterà l’impegno con l’obiettivo scontato di andare il più lontano possibile, ben sapendo che il livello della gara è straordinariamente elevato. Ma, dice lui, vedrà di far sudare ogni avversario che dovesse incontrare.
Il giorno dopo, domenica 5 gennaio, giocherà nel torneo internazionale che vedrà la partecipazione di oltre 600 giocatori.
Anni fa, appena prima del covid, se ne contavano più di 1’000. E Peschiera per ben tre volte è finito tra i primi otto!

