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Verso i campionati Europei (contributo no.6)

    Incontro con Marco Cesini, il tecnico di San Marino.

    Marco Cesini, il tecnico di San Marino

    SAN MARINO, UNA SQUADRA GIOVANE E FORTE

    A Chiasso, la settimana prossima, la squadra della piccola Repubblica di San Marino sarà una delle grandi protagoniste dell’ “European Championship 2025”. Per almeno due ragioni: per la bravura dei quattro giocatori selezionati e per le capacità del loro “coach” Marco Cesini. Sostengono questo pronostico i brillantissimi risultati conseguiti agli europei e ai mondiali dello scorso anno a Terni e in Turchia.  Marco Cesini è un sessantino residente ad Ancona (capoluogo delle Marche), di professione commerciante all’ingrosso di articoli tecnici. È stato per più di una ventina di anni giocatore di alto livello, militando nella categoria dell’élite italiana (A1) sempre per la Società Bocciofila Ancona 2000. Molto forti anche i suoi compagni di gioco: Gianluca Manuelli per un paio di lustri e Andrea Cappellacci per un’altra mezza dozzina di anni. Dal mese di ottobre del 2018 è il Commissario Tecnico delle squadre nazionali di San Marino. A sua disposizione un numero piuttosto esiguo di giocatori con i quali, tuttavia,  il “coach” ha saputo creare un tessuto sportivo e umano di altissimi contenuti. La “Pagina delle bocce” lo ha incontrato proprio a pochi giorni dall’inizio degli “European Championship”.

    Con quali obiettivi San Marino affronta questi Campionati d’Europa?

    Ho la fortuna di allenare un gruppo di giovani giocatori che credono in me e che in me ripongono molta fiducia. Che, ovviamente, ricambio senza alcuna riserva. Sono ottimi ragazzi che condividono i più importanti valori umani e sportivi. Tra i valori sportivi c’è quello di essere fieri di appartenere a un Club, a una squadra. Ebbene, se si coltivano al meglio questi valori i risultati importanti arrivano. Saremo a Chiasso con l’obiettivo minimo di centrare la partecipazione ai Campionati mondiali del prossimo anno in tutte le specialità. Ciò significa classificarsi tra i primi sette. Di più? Ci lasceremo sorprendere…

    Che tipo di preparazione ha previsto il “coach” Marco Cesini?

    Ci stiamo preparando da diversi mesi con allenamenti sempre più intensi e mirati. Nello scorso fine settimana abbiamo avuto l’opportunità di provare i campi del Palapenz che è una struttura stupenda. Sappiamo che c’è una specialità non molto praticata (il tiro di precisione, ndr) e che le partite si disputano sull’arco delle otto giocate. Sono due aspetti della manifestazione che non piacciono a tutti. Ma i regolamenti devono essere rispettati e noi ci stiamo allenando così.

    Con che spirito si affronta un’esperienza simile in Svizzera?

    Per la nostra squadra attuale si tratta della prima esperienza in Svizzera. Io stesso ho visto il Palapenz solamente una volta lo scorso anno. Sappiamo comunque che l’organizzazione dei Campionati sarà impeccabile e quindi siamo certi di stare bene. In Svizzera ci troveremo a nostro agio anche perché abbiamo tante amicizie e molti contatti in questo Paese.

    E chi sono gli avversari più temibili?

    È d’obbligo dire Italia per ovvie ragioni del tutto condivisibili. Ma anche la Svizzera che gioca in casa e che, da questo fatto, trarrà certamente la tranquillità e gli stimoli necessari per fare molto bene. Noi contiamo di essere pronti a produrre il nostro gioco che negli ultimi anni ci ha dato non poche soddisfazioni. E cercheremo di sfruttare le occasioni che ci capiteranno. I due nostri ragazzi (Jacopo Frisoni ed Enrico Dall’Olmo) e le nostre due ragazze (Stella e Giada Paoletti) sono molto motivati e sono coscienti delle loro possibilità. I campi ci diranno poi se…

    La squadra di San Marino è giovane, è dotata di eccellente tecnica, è ottimamente guidata e al suo interno dimora un senso di appartenenza che non è ovunque sempre così scontato. Per tutte queste ragioni gli avversari dovranno fare bene i conti con i bravi sanmarinesi. Un ultimo aneddoto, per finire. Un paio di anni fa, a Bergamo si giocò la Coppa d’Europa riservata ai Club. C’erano anche loro, ovviamente. Durante la cerimonia di premiazione, alla fine di quattro intense giornate, tutti gli atleti del piccolo enclave, spronati dal tecnico Marco Cesini, si presentarono inaspettatamente davanti agli arbitri ufficiali della manifestazione, schierati accanto alla direzione di gara, per applaudirli calorosamente cantando un refrain che diceva più o meno così: “Bravi, bravissimi, grazie moltissimo”. Davvero sorprendente! Abbiamo spolverato questo aneddoto nel nostro incontro con Marco. Ci ha ricordato sorridendo che “in tutte le gare di tutti gli sport gli arbitri sono una figura insostituibile. Gli arbitri possono anche sbagliare: ma, se capita, vanno capiti e quando è possibile anche aiutati. Un sentito ringraziamento è sempre loro dovuto”. È stata una semplice bella lezione!