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Verso i Campionati Europei 2025 (contributo no. 4)

    Nostro incontro con i tecnici della nazionale svizzera Marco Casella e Maurizio Dalle Fratte.

    Marco Casella
    Maurizio Dalle Fratte

    Nei primi tre nostri contributi nel percorso di avvicinamento ai Campionati Europei di inizio settembre al Palapenz di Chiasso abbiamo incontrato il Presidente del Comitato di organizzazione Renato Bullani, il Presidente della Confederazione Europea Raffa (CER) Moreno Rosati e la Presidente della Federazione Svizzera Teresina Quadranti. Oggi la “Pagina delle bocce” si occupa degli aspetti più tecnici della manifestazione. Nella storia dello sport delle bocce, la Svizzera è stata spesso protagonista e antagonista principale della corrazzata azzurra. Nello spazio riservato alla galleria-mostra che accoglierà i visitatori all’entrata del Palapenz, ci sarà un angolo riservato alle tredici fotografie di tutti i successi mondiali e continentali conseguiti dagli atleti rossocrociati da quando CBI e CER hanno proposto i Campionati mondiali ed europei. Logico, quindi, che anche agli “European Boccia Championship 2025” le attese della FSB siano piuttosto importanti. La “Pagina delle bocce” ha incontrato i due tecnici delle nazionali maschile e femminile svizzere Marco Casella e Maurizio Dalle Fratte.

    Nella sua lunga vita sportiva, Marco Casella è stato giocatore di disco su ghiaccio per l’Hockey Club Lugano e in seguito ha maturato un’importante esperienza di allenatore attivo nel settore giovanile dopo aver conseguito il brevetto GS3. Marco Casella, per altro ottimo giocatore attivo, è al suo secondo mandato di “coach” che gli è stato assegnato dalla Federazione Svizzera Bocce. Il primo lo svolse dal 2009 al 2016; il secondo a partire dal 1. febbraio dello scorso anno. Sono già cinque le esperienze internazionali cumulate quale tecnico della squadra maschile.

    Sono molto soddisfatto della preparazione finalizzata all’appuntamento di settembre. Il gruppo iniziale di otto giocatori, poi ridotti a quattro, è attivo da parecchi mesi. Al suo interno il clima è stato subito positivo. C’è molto affiatamento e l’entusiasmo è il collante indispensabile in occasioni come queste. Le sedute si sono succedute con regolarità. Abbiamo studiato ogni aspetto tecnico-sportivo del Campionato e posso dire che i ragazzi convocati sono pronti a dare il meglio di loro stessi.

    Quali sono gli obiettivi del tecnico condivisi dai giocatori?

    Una premessa. Le partite che si concludono dopo otto giocate presentano aspetti assai insidiosi. Un solo errore può costare piuttosto caro e i margini di recupero sono molto limitati. È quindi necessario essere concentrati in qualsiasi momento e contro ogni avversario. E di questo i miei giocatori sono perfettamente consapevoli. In questa situazione e considerata la forza espressa da alcune nazioni in questi ultimi anni credo di poter affermare che l’obiettivo nostro è quello di puntare al podio. Se ciò capiterà, su quale gradino si vedrà…

    Le otto giocate e il tiro di precisione non hanno trovato molto spazio nel calendario ufficiale della FSB, benché sia noto da anni che sono due caratteristiche dei Campionati…

    È vero e tuttavia nelle nostre numerose sedute di allenamento abbiamo esercitato sia le partite con le otto giocate, sia il tiro di precisione. D’altra parte, due dei giocatori selezionati hanno già disputato due Campionati con queste caratteristiche, a Terni e in Turchia lo scorso anno.

    Le squadre favorite?

    Per le ragioni dette pocanzi ogni incontro sarà insidioso. Non ci sarà nulla di scontato. Per cui ogni avversario dovrà assolutamente essere rispettato. Ovvio che l’Italia, come sempre, sarà la nazione più temibile tanto più che presenta due atleti di enorme spessore. Ma pure San Marino sarà in grado di compiere imprese clamorose come fece già nel 2024. Tuttavia i nostri giocatori sono molto motivati e in grado di competere con chiunque.

    Maurizio Dalle Fratte è “coach” della squadra nazionale femminile dal 2022. Il suo eccezionale curriculum sportivo registra una quindicina di Campionati Svizzeri vinti in ogni disciplina e alcuni titoli nazionali a squadre. Ha partecipato, in quanto atleta, a una ventina di eventi internazionali.

    Come è stata la preparazione della squadra femminile?

    Sono molto contento dei riscontri del programma di preparazione allestito in funzione del prossimo appuntamento di settembre. Ho potuto constatare l’impegno massimo di tutte le ragazze convocate. Anche durante questo mese di agosto il programma è molto intenso: sedute il 6, il 13 e il 20 e una seduta speciale sabato 16 con i compagni della nazionale maschile. Per Monika Buob, che per altro ha varcato più volte il San Gottardo per raggiungere le colleghe ticinesi, abbiamo previsto programmi speciali in situazione remota soprattutto nel tiro di precisione (lo scorso anno a Terni ha vinto una bellissima medaglia di bronzo). Le giocatrici sono molto motivate e tutte dotate di una mentalità davvero adeguata all’importanza dell’evento. La conoscenza delle corsie di gioco del Palapenz, sulle quali abbiamo lavorato sempre, è un supplemento di ottimismo.

    Gli obiettivi del “coach” e delle giocatrici?

    L’obiettivo primario, condiviso da tutti, è quello di poter giocare bene. Abbiamo dalla nostra una certa confidenza con il Palapenz e la vicinanza del pubblico amico. Punteremo altresì alle qualifiche per i Campionati mondiali per poter partecipare ai quali bisognerà essere tra le prime sette in ogni disciplina. Infine, considerata la concorrenza, se conquisteremo qualche podio sarebbe davvero un risultato stupendo. Personalmente sono ottimista e ho cercato di inculcare questo ottimismo anche alle mie giocatrici.

    Le nazioni più forti e quindi favorite?

    Due nomi scontati: l’Italia che da sempre è la grande protagonista dei Campionati e San Marino che ha una squadra molto preparata e che ha dimostrato di valere molto … a suon di medaglie. Ma tutte sono da rispettare. La Francia, per esempio, ha giocatrici di grande spessore, così come la Turchia e altre ancora. Anche nel nostro sport non c’è più nulla di scontato. Comunque la Svizzera affronterà l’impegno di settembre senza nessuna paura ma con moltissima considerazione di ogni avversario. Su di noi ci sarà molta pressione, ma sarà certamente un fattore positivo. Tutto il “team” – tecnico e giocatrici – è positivo!

    Dal 2 al 6 settembre giocatori e tecnici raccoglieranno i frutti del loro lavoro. I dirigenti di ogni ordine e grado, gli appassionati e il pubblico che seguirà l’evento si aspettano un impegno massimo. Tutti sono certi che i colori delle loro maglie e i valori rossocrociati saranno onorati al meglio.